E’ caduto al fronte Filippo Corridoni, noto sindacalista

Un’altra notizia di lutto giunge dal fronte dove in questi giorni la battaglia infuria.

Nel settore del San Michele, tra le formidabili trincee “delle frasche” e “dei razzi” già tristemente note per il sacrificio di tanti coraggiosi italiani, sono stati rinnovati oggi gli accaniti combattimenti con le truppe austro-ungariche. Dopo il bombardamento dell’artiglieria, scatenatosi alle ore 10.00 e protrattosi per cinque ore, le fanterie italiane sono partite all’assalto e con mirabile slancio sono riuscite a strappare la prima linea al nemico.

Uno dei reparti d’assalto facente parte della 32º Rgt. della Brigata Siena, veterana delle azioni dei giorni precedenti, è stato guidato dal noto sindacalista Filippo Corridoni all’attacco della trincea “delle frasche”. Messi in fuga i nemici sopravvissuti, la posizione è stata occupata e, in attesa del contrattacco avversario, il Corridoni ha disposto in assetto difensivo il proprio plotone. Il fallimento degli attacchi sui fianchi però ha reso precaria la posizione dei soldati italiani nella trincea “delle frasche”. Sotto il fuoco incrociato da parte degli austro-ungarici nella trincea “dei razzi” e a quota164, i fanti del 32° si sono trovati in grande difficoltà mentre le riserve, nonostante grandissimi sforzi, erano impossibilitate ad avanzare e consolidare la posizione.

Secondo la testimonianza di un sopravvissuto, Filippo Corridoni avrebbe più volte chiamato i rinforzi. Conscio dell’imminenza dell’attacco nemico, si sarebbe sporto dalla trincea per indicare ai rinforzi la necessità di avanzare più celermente e quindi sarebbe stato raggiunto da un colpo di fucile al capo che ne avrebbe causato la morte istantanea.

I fanti italiani sono stati poi ricacciati dalla trincea, rendendo così impossibile il recupero della salma del caduto.

Nato a Pausula, il 19 agosto 1887, Filippo Corridoni è stato un noto sindacalista socialista fino all’avvicinamento alle forze interventiste e alla rottura con il proprio partito. Amico del giornalista Benito Mussolini, Corridoni era stato uno dei più attivi personaggi politici e del mondo giornalistico e sindacale alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia. Con Mussolini aveva partecipato a numerose manifestazioni di piazza che avevano sensibilizzato l’opinione pubblica, il Governo e il Parlamento all’importanza del momento e della necessità di schiarsi a favore dell’Intesa e rompere definitivamente l’allenanza con Germania e Austria-Ungheria.