Da Costantinopoli

Le voci circa un possibile attentanto ad Enver Pashà sono state alla fine confermate deai fatti. Un assalitore lo ferì gravemente con un coltello ma Enver riuscì a difendersi a colpi di pistola. In seguito a questi fatti furono fatte girare voci secondo le quali Enver era partito per la Siria e per Gerusalemme. Riteniamo che furono messe in circolazione ad arte per nascondere l’avvenuto attentato e giustificare quindi il periodo di “assenza” sulla scena, assenza che ha tuttavia fatto nascere in molti l’idea che potesse essere anche perito nell’attentato. I suoi principali collaboratori si sono immediatamente prodigati a smentire questa voce.

La Turchia sta attraversando un periodo caotico negli ultimi mesi. L’assassinio del Principe Ereditario Yosuf Izzettin Efendi, di cui vi avevamo parlato lo scorso primo febbraio, aveva scatenato le proteste di un consistente gruppo di ufficiali appartenenti ai Giovani Turchi. 23 di questi ufficiali furono immediatamente arrestati e impiccati. A seguito di questi fatti l’agitazione popolare proseguì fomentata anche dalla recente caduta di Erzerum, e si era quasi arrivati ad una sorta di rivoluzione tanto che il Governo fu costretto ad intervenire con polizia ed esercito per soffocare sul nascere ogni tentativo di protesta. Uno dei corpi d’armata presenti sul confine con la Tracia è stato spostato nel caucaso a supporto delle truppe in ritirata. Nel frattempo i russi sono avanzati ancora di circa 30 km verso Trebisonda, ormai dista solamente 40 km.

Il malumore sta portando alla nascita di un movimento rivoluzionario clandestino. Secondo i servizi segreti tedeschi ex ministri, ex ufficiali dell’esercito e numerosi studenti starebbero organizzando un fronte interno per far crollare il governo e scacciare i militari tedeschi dalla Turchia.