Controffensiva francese ad Arras

Seconda armata in marcia – Spinta da Arras sul fianco destro tedesco – Risposta tedesca – Arretramento da Guémappe, Wancourt e Monchy-le-Preux – Arrivano i rinforzi francesi – Pesante bombardamento ad Anversa – I rinforzi inglesi

 

Come previsto da più osservatori, l’offensiva francese è scattata da Arras sul fianco destro tedesco e la battaglia si è spostata ancora più a nord. Entrambi i contendenti hanno nuovamente cercato di avviluppare il fianco avversario manovrando a nord per evitare le salde linee difensive allestite d’urgenza ma che in più di un’occasione si sono rivelate comunque formidabili. L’offensiva francese, affidata alla Decima Armata comandata da Louis de Maud’huy, è stata alimentata con i reparti prelevati da tutta la linea del fronte, specialmente dal fianco destro francese schierato tra Verdun e la Svizzera, e spediti d’urgenza con convogli speciali ad Arras. Lo spostamento di truppe era noto persino alla stampa e ha impiegato diversi giorni. Probabilmente per questo motivo, o per il coincidere della strategia anche da parte avversaria, le truppe francesi hanno subito incontrato resistenza da parte di reparti tedeschi avanzanti in direzione di Arras.

Dopo un successo iniziale e una importante avanzata, l’offensiva si è arenata quando le truppe francesi si sono scontrate con elementi della Prima, Seconda e Settima armata tedesca spostati con altrettanta fretta per far fronte alla minaccia sull’ala destra in difficoltà sin dai primi del mese e minacciata più volte di aggiramento e distruzione sin dalla battaglia sulla Marna. Le truppe tedesche, comandante dal Principe Reale Rupprecht di Baviera, si sono schierate su un terreno favorevole e hanno arrestato lo slancio francese per poi contrattaccare e conquistare i paesi di Guémappe, Wancourt e Monchy-le-Preux a sud est di Arras. Solo l’arrivo dei rinforzi francesi, il X corpo, ha impedito che la situazione evolvesse negativamente.

Dietro le linee tedesche, ad Anversa, continua lo scontro tra le truppe tedesche e ciò che rimane della resistenza belga asserragliata nell’ultima grande città non caduta nelle mani degli invasori. L’artigliera pesante tedesca, come era prevedibile e temuto dai comandanti dell’intesa, ha iniziato a tirare con incredibile e devastante precisione sulle difese fortificate mettendo velocemente fuori uso Sint-Katelijne-Waver e danneggiando gravemente il forte Walem.

Sin dalla mattina di oggi il governo militare ha deciso di iniziare l’evacuazione della città. Numerosissimi treni carichi di feriti, personale non operativo, prigionieri di guerra ed equipaggiamento di ogni tipo, hanno percorso un lungo tratto di ferrovia sotto il tiro dell’artiglieria a lungo raggio tedesca per raggiungere la città belga di Ostend sulla corta ed essere in parte evacuati via mare in Inghilterra o Francia. Secondo osservatori del posto i treni non sono stati oggetto di fuoco da parte delle truppe tedesche nonostante in alcuni punti fossero a meno di 9 km dal fronte. Per precauzione i treni hanno percorso il viaggio a luci spente.

Stanno arrivando ad Anversa i primi reparti inglesi di rinforzo: si tratterebbe dei Fucilieri Reali della Marina Britannica. I primi manipoli sono stati sbarcati in città e hanno collaborato con le truppe e i cittadini del Belgio per la costruzione di opere difensive, trincee, sbarramenti e si sono schierati a difensa di importanti punti strategici.

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