Conferenza alleata a Roma

Si sono oggi conclusi i lavori della conferenza tenutasi a Roma tra i rappresentanti politico-militari dei paesi alleati. Svoltasi su iniziativa del governo britannico, essa ha visto la partecipazione per l’Inghilterra del primo ministro Lloyd George, lord Milner e il Capo di Stato maggiore Generale gen. Robertson; per la Francia il presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Briand, il ministro della Guerra gen. Lyautey, il ministro per gli armamenti Thomas e il gen. Sarrail; per la Russia l’ambasciatore a Roma De Giers e il gen. Palitzine; per l’Italia il presidente del Consiglio Boselli, il ministro degli Esteri Sonnino, il ministro della Guerra gen. Morrone, quello della Marina Corsi, il sottosegretario per le munizioni gen. Dallolio, ed infine il Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito gen. Cadorna. Lloyd George, parlando a nome del Consiglio di Guerra inglese, ha insistito sull’opportunità di sferrare quanto prima possibile un massiccio attacco sul fronte italiano contro l’Austria-Ungheria, considerata il “ventre molle” degli Imperi Centrali; per tale eventualità lo stesso Consiglio di Guerra ha autorizzato l’invio in Italia di un certo numero di batterie di artiglieria pesante. Lloyd Geroge ha caldamente sostenuto la possibilità di imbastire una massiccia offensiva sul fronte italiano col concorso anglo-francese, argomentando che mentre sul fronte occidentale gli alleati quando riescono ad avanzare conquistano territori e villaggi in territorio francese distruggendoli, sul fronte italiano si andrebbe a conquistare terreno nemico, ovvero territori in cui si trovano centri vitali per il nemico stesso. Inoltre, il crollo della Romania, col conseguente allargamento del fronte russo, cosa che comporta l’impossibilità per l’esercito zarista di imbastire massicce offensive per il 1917, rende probabile lo spostamento di truppe e mezzi austro-tedeschi sul fronte italiano, e per questa ragione un attacco preventivo degli alleati su tale fronte sarebbe quantomai appropriato. Decisamente contrari i rappresentanti francesi, i quali non vogliono sottrarre mezzi per le offensive che vanno preparandosi sul fronte occidentale per prossimi mesi. Data l’opposizione francese, la proposta inglese si è arenata, rimanendo sospesa fino ad ulteriori decisioni in merito.

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