Champagne e Artois in fiamme

All’alba l’artiglieria francese ha iniziato a bombardare le linee tedesche sul fronte della Champagne. 2000 bocche da fuoco di tutte le dimensioni, sopratutto il 75 francese a fuoco rapido, hanno dato il via ad un bombardamento che è durato tutto il giorno e la notte. Con l’ausilio dei palloni d’osservazione e delle ricognizioni aeree, l’artiglieria francese ha preso di mira non solo le trincee in prima linea ma ha messo in atto un massiccio fuoco di controbatteria sulle posizioni nemiche precedentemente rilevate.

Con l’intento di richiamare le riserve nemiche, l’artiglieria ha più volte sospeso lungo alcuni tratti del fronte l’azione di bombardamento mentre le truppe francesi effettuvano finti assalti utilizzando anche pupazzi issati sulle baionette. Dopo ogni pausa il fuoco ha ripreso con rinnovato vigore. L’intera linea tedesca è costantemente battuta su e giù in profondità, sia dai cannoni leggeri che i grossi calibri0 che hanno lo scopo di aprire varchi del filo spinato, mentre gli obici sono stati orientati in modo da sfruttare il tiro curvo per colpire le trincee e neutralizzare i difensori.

Le retrovie francesi sono ingombre di riserve e i bossoli dei colpi d’artiglieria si accumulano in impressionanti collinette artificiali.

L’artiglieria tuona anche nella zona dell’Artois, dove sono schierate dieci divisioni francesi e otto britanniche, anche se ad un ritmo minore probabilmente perchè in questa regione sono presenti in grande numero le artiglierie britanniche che ancora soffrono della carenza di munizionamenti per grandi azioni di bombardamento. Anche nella zona dell’Artois è segnalata una insolita attività delle fanterie franco-britanniche.

Un terzo settore del fronte francese, Verdun, è interessato da un’insolitamente vivace attività dell’artiglieria.

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