Caos diplomatico nei balcani

Non accenna a diminuire la confusione diplomatica che sta sconvolgendo la regione balcanica.

La stampa tedesca da ormai per certa e imminente l’entrata della Romania a fianco dell’Intesa. Il rifiuto di Bucarest di consentire il transito delle merci belliche, dichiaratamente dirette a Sofia e non a Istambul come reclamato da parte rumena, sarebbe solo il primo passo dell’avvenuto allineamento della Romania al fianco delle potenze dell’Intesa. Secondo i giornali di Berlino, Bucarest non avrebbe fatto nessun passo diplomatico per dare garanzie al Governo tedesco.

Neppure i recenti successi sul fronte russo sarebbero un deterrente per il Governo rumeno in quanto, a sentire San Pietroburgo, sarebbe imminente la fine della ritirata strategica e una controffensiva violentissima tale da bloccare le avanzati armate degli Imperi Centrali e ricacciarle nel proprio territorio. E’ sotto questa speranza, e nella prospettiva di un momento di grave difficoltà per Berlino e Vienna, che la Romania starebbe cercando nell’Intesa le garanzie necessarie per scendere in guerra e cogliere l’attimo per sedersi ai tavoli di pace e guadagnare i territori austro-ungarici da lungo tempo bramati.

L’unica cosa che ancora ferma la Romania, secondo i giornali tedeschi, è la richiesta di Bucarest di ottenere i territori della macedonia attualmente sotto controllo della Serbia. E’ questo l’ultimo nodo da sciogliere dopo di che il Governo rumeno sarà pronto a firmare il patto ed entrare ufficialmente a fianco delle potenze dell’Intesa. Tale azione però, minaccia la stampa tedesca, non sarà impunita in quanto il Governo tedesco è pronto a reagire con forza e immediatezza e la conseguenze per la Romania porterebbero alla perdita dell’indipendenza rumena.

Gli sviluppi diplomatici tra Imperi centrali, Bulgaria, Romania e potenze dell’Intesa gettano letteralmente nel caos i balcani e i comunicati stampa si susseguono ogni ora delineando un rapido deteriorarsi della stabilità dell’intera regione, la grave crisi istutuzionale che affligge la Grecia rischia di arrivare al culmine in quanto nella giornata di domani, il Primo Ministro Venizelos si presenterà al parlamento e chiederà l’approvazione di un importante documento politico a favore dell’Intesa e in chiaro contrasto con la politica estera desiderata da Sua Maestà il Re Costantino.

L’esito della riunione straordinaria di domani rischia di precipitare la Grecia in una crisi istituzionale senza uscite.

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