Brest Litovsk è caduta

Le truppe di Mackensen sono entrate nella fortezza di Brest Litovsk. Berlino ne dà notizia con un comunicato ufficiale privo di particolari. Da Zurigo, la stampa svizzera spiega che le forze tedesche, nonostante l’evacuazione da parte dei russi, hanno dovuto rinnovare più volte gli assalti per scacciare i pochi e malconci difensori. Entro sera il sistema fortificato, consistente in tre fortezze e diverse opere difensive minori, è comunque finito completamente in mano tedesca.

Da San Pietroburgo si rassicurano gli alleati: sarà guerra fino alla sconfitta del nemico, nessuna tregua, nessuna pace separata. Vi è inoltre un consistente ottimismo riguardo le prossime azioni belliche che si dovranno necessariamente sviluppare su un terreno paludoso assai complicato e ostile alle manovre offensive tedesche. La grossa scommessa del Comando russo è stata quindi questa: ritirarsi senza prestare il fianco a manovre aggiranti fino a trovare un terreno che costituisca un formidabile ostacolo all’avanzata nemica.

In soccorso alle note ufficiali russe giunge Londra: la manovra di ritirata ha salvato l’esercito russo e vanificato il piano strategico tedesco. Berlino, sostiene l’Alto Comando britannico, a breve avrà esaurito completamente le proprie riserve umane avendo già dovuto affrontare la perdita di oltre due milioni di soldati. Sotto la luce di queste rivelazioni, pare spiegarsi la strategia tedesca e quella russa. Secondo Londra, Berlino ha gettato nel fronte orientale tutte le forze disponibili e l’ultimo capitale umano per cercare di conseguire una vittoria risolutiva e poter trascinare gli stati dell’Intesa al tavolo delle trattative. Questa ipotesi spiegherebbe la linea scelta dal Cancelliere tedesco Bethmann Hallweg che, nello scorso discorso al Reichstag, ha annunciato la posizione di vantaggio strategico e tattico delle forze tedesche e la disponibilità a trattare da una posizione di forza.

Dall’altra parte la continua ritirata e la strategia dilatoria russa che è costata persino la perdita delle fortezze di Kowno e Brest Litowsk, i gioielli del sistema difensivo russo in polonia, trova spiegazione proprio nelle informazioni rivelate da Londra: sottrarsi allo scontro decisivo cercato dagli Imperi Centrali e guadagnare tempo in attesa che la spinta propulsiva nemica sia affievolisca e si spenga per sempre per poi passare al contrattacco e concludere il conflitto.

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