Bollettino del 26 agosto 1917

La battaglia comincia a rivelarsi nella grandiosità delle sue linee.
L’azione a nord di Gorizia dal 19 in poi può così riassumersi.
Le valorose truppe della II Armata gettati 14 ponti sotto il fuoco nemico, varcavano l’Isonzo nella notte sul 19 e procedevano all’attacco dell’altopiano di Bainsizza puntando decisamente sulla fronte Ielenik-Verh, aggiravano le tre linee difensive nemiche del Semme, del Kobilek e di Madoni ivi annodanti e contemporaneamente attaccavano le stesse linee anche di fronte e le rompevano malgrado l’ostinatissima difesa del nemico. Conseguenza dell’ardita manovra fu la caduta di Monte Santo.

Le truppe dell’Armata continuano ora ad avanzare verso il margine orientale dell’Altopiano di Bainsizza incalzando il nemico che oppone vivacissima resistenza con forti nuclei di mitragliatrici e di artiglierie leggere.

Nei combattimenti dal 19 al 23 si sono fra tutti distinte per valore ed ardire le brigate: Livorno (33 e 34), Udine (95 e 96), Firenze (127 e 128), Tortona (257 e 258), Elba (261 e 262), il 279 reggimento Fanteria (Brigata Vicenza) la I e la V brigata bersaglieri, Reggimento 6, 12, 4 e 21) il 9 e il 13 Raggruppamento Bombardieri, il 2 e il 4 Batt. Pontieri del Genio.

Sul Carso ieri la battaglia ha momentaneamente sostato. Nostre brevi avanzate rettificarono e consolidarono le posizioni conquistate. Tentativi nemici di contrattacco fallirono sotto il nostro fuoco.

I prigionieri finora affluiti ai campi di concentramento sommano a circa 600 ufficiali e 23.000 uomini di truppa. Il numero dei cannoni tolti al nemico è salito a 75 fra i quali 2 mortai da 305 e molti medi calibri. Abbiamo preso inoltre un gran numero di cavalli, un aeroplani intatto, molte bombarde, mitragliatrici ed ogni sorta di materiali comprese parecchie autotrattrici cariche di munizioni.

L’enorme difficoltà del vettovagliamento delle nostre truppe, attraverso una zona priva di strade, viene in parte superata merce i grossi depositi di viveri abbandonati dal nemico nella sua ritirata.

Firmato: Cadorna

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