Battaglia in Galizia tra austriaci e russi

Fanteria russa in marcia

Fanteria russa in marcia

L’attenzione del mondo negli ultimi giorniera concentrata sulla Prussia orientale ma numerosi scontri si sono svolti anche in galizia dove, a seguito di una prima avanzata austriaca in territorio polacco, i russi si sono dovuti ritirare. La sconfitta subita a Krasnic il 23 agosto sembrava di buon auspicio per il generale Conrad. Tre giorni dopo, un’altra facile vittoria per gli austriaci a Komarov galvanizzò ulteriormente gli animi del quartier generale austro-ungarico. Questo stato di euforia è stato però smorzato da una pesante sconfitta subita il 28 agosto lungo il corso del fiume Zlota-Lipa a sud est di Leopoli. La battaglia terminò con una dura sconfitta per la III armata austriaca costretta alla ritirata. I russi, sfruttando la loro superiorità numerica, decisero di passare al contrattacco e le perdite austriache furono molto elevate: alcuni reparti sbandarono e si ritirarono in disordine verso Leopoli. Il generale von Brudermann, a causa della mancanza di riserve, ebbe grande difficoltà per controllare la situazione durate le fasi dello scontro prima e della ritirata poi. Il generale Russkij seppe solamente il 28 agosto della ritirata austriaca di fronte alla sua armata e

Il generale Nikolai Russkij

Il generale Nikolai Russkij

questo fu una fortuna per gli austriaci che poterono riorganizarsi sulla linea del fiume Gnila Lipa e qui attendere rinforzi.

Queste le premesse pe lo scontro avvenuto oggi. I russi attaccarono in massa dietro gli ordini inviati  dallo stesso granduca Nicola che sollecitavano il generale Ivanov a passare all’offensiva verso Leopoli facendo avanzare la 3ª Armata del generale Russkij e l’8ª Armata di Brusilov. L’attacco russo sulla Gnila Lipa fu teatro di aspri combattimenti che misero le truppe austriache in grande difficoltà. Von Brudermann e Böhm-Ermolli dovettero ordinare la ritirata dopo aver subito pesanti perdite; molti reparti della 3ª Armata austriaca furono distrutti e i russi catturarono 20.000 prigionieri e 70 cannoni. I superstiti si ritirarono in condizioni difficili e con continue scaramucce con gli inseguitori. Il generale Ivanov ordinò subito a Russkij di marciare direttamente su Leopoli per sfruttare la netta vittoria della battaglia di Gnila Lipa, mentre il generale Conrad dovette finalmente ammettere che la sua ala destra aveva di fronte un nemico molto più numeroso e potente.

 

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