Atti di valore al fronte

Una nuova grande battaglia è in corso lungo il fiume Isonzo e già voci di gesta eroiche arrivano alle retrovie e danno idea della grande combattività delle truppe italiane.

Tra tutte le notizie degli innumerevoli combattimenti arditi ed episodi di grande valore, la più straordinaria è quella delle azioni del soldato semplice Edmondo Mazzuoli.

Inquadrato nel 31° Reggimeno schierato nella zona di San Martino del Carso, Edmondo Mazzuoli si è distinto per l’ardimento e l’abitudine ad offrirsi come volontario per missioni difficili e pericolose. Ma è nella giornata di oggi, 21 ottobre, primo giorno di accanitissimi combattimenti lungo tutto il corso dell’Isonzo, che il soldato Mazzuoli darà la più valorosa prova del proprio coraggio. Dopo essersi offerto ripetutamente come volontario per aprire un varco nelle difese austro-ungariche rimaste miracolosamente intatte dopo due giorni di intensissimo fuoco dell’artiglieria italiana, Mazzuoli per primo davanti a tutti ha preso d’assalto le linee nemiche incidanto i propri commilitoni ad incalzare gli avversari e non fermarsi.

Colpito gravemente ad un braccio da un colpo di mitragliatrice nemica, Mazzuoli non ha esitato un istante e ha continuato a correre verso la trincea austro-ungarica spronando i commilitoni che hanno riferito le sue ultime frasi: “Sono ferito, ma avanti lo stesso, avanti contro gli austriaci!” prima che il soldato scavalcasse il parapetto della trincea per precipitarsi contro i nemici e rimanere però fulminato da un colpo di fucile sparato a bruciapelo.

Un così coraggioso sacrificio non è stato purtroppo ricompensato con una gloriosa vittoria. L’assalto alla trincea, soprannominata “delle frasche” per via dell’astuto camuffamento messo in atto dai genieri austro-ungarici con rami e fogliame per rendere la linea difensiva meno individuabile e più insidiosa, pur avendo esatto un alto tributo al nemico non è riuscito e le forze italiane hanno dovuto retrocedere per ricompattarsi lasciando però sul campo grandi perdite.

Il morale delle truppe italiane è ancora alto, così come la determinazione di raggiungere l’obiettivo che tante vite è costato. Siamo certi che nei prossimi giorni le linee nemiche saranno attaccate con rinnovato vigore.

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