Attacco ai forti nello stretto dei Dardanelli

Negli ultimi giorniera stato notato un concentramento della flotta angli francese nel mediterraneo che faceva presagire una qualche sorta di operazione congiunta. Da tempo ormai si attendeva un assaggio delle difese turche nello stretto dei Dardanelli. La Gran Bretagna, che giudica questo un fronte secondario ha schierato gran parte delle proprie unità meno moderne nel mediterraneo, in supporto alla flotta francese. E’ stata comunque schierata una corazzata classe dreadnough: la nuovissima Queen Elizabeth alla quale si affianca l’incrociatore Inflexible. Con questo schieramento l’ammiragliato giudicava più che adeguate le forze schierate
La Marine Nationale, che lasciò agli inglesi il comando delle operazioni, imitò l’esempio britannico mettendo a disposizione navi che ormai erano di seconda linea.

Le difese dello stretto

Le difese dello stretto

Alle 7:30 di ieri, 19 febbraio, iniziano le operazioni: il primo colpo sparato proviene dalle batterie turche: cannoni Krupp da 240 mm prendono di mira la flotta nemica. Alle 7:58 in tutta risposta, le corazzate HMS Cornwallis e HMS Vengeance muovono per rispondere al fuoco. In tutto, otto navi britanniche (la Queen Elizabeth, l’Inflexible e le vecchie corazzate Albion, Vengeance, Cornwallis, Irresistible,Triumph e Agamemnon) e quattro francesi (la Suffren, la Bouvet, la Charlemagne e Gaulois) attaccarono senza subire danni un le postazioni difensive turche all’imboccatura degli stretti in un tentativo di saggiare ed ammorbidire le difese turche.

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