Assalto Britannico a Gallipoli terminato con altro insuccesso

Mentre a Suvla i britannici hanno visto terminare l’offensiva principale senza ottenere risultati apprezzabili, anche nei settori degli attacchi diversivi i turchi hanno respinto con successo gli attaccanti.
A Krithia l’88a e la 29a divisione britanniche col supporto di due brigate della 42a, hanno continuato ad investire le posizioni nemiche ma le poche trincee conquistate sono state riprese dai contrattacchi dei turchi. Nel settore del Nek gli australiani e i neozelandesi, facenti parte di reparti di cavalleria leggera appiedata, hanno attaccato con accanimento ad ondate successive, ma le mitragliatrici turche hanno fatto strage degli attaccanti che non hanno superato neanche metà della distanza che separava le loro trincee da quelle nemiche. 372 caduti lamentano glia australiani e neozelandesi, quasi tutti nel giro di pochi minuti, percorrendo uno spazio di circa sessanta metri e largo quanto un campo da tennis. Perdite irrisorie tra i turchi.
A Cunukbahir sempre australiani e neozelandesi sono stati protagonisti (con alcuni reparti formati da maori) della conquista di alcune trincee turche che hanno inizialmente tenuto resistendo tenacemente ai contrattacchi; alla fine però hanno dovuto cedere e le posizioni conquistate sono tornate in mano turca. Australiani impegnati anche nel settore di Pino Solitario dove sono riusciti a conseguire la vittoria tattica prendendo e tenendo le posizioni turche e respingendone i contrattacchi. Oltre 2200 caduti tra gli australiani e 6000 tra i turchi. Gran parte dei combattimenti sono stati condotti all’arma bianca e molti soldati australiani sono stati proposti per il conferimento della Victoria Cross, la massima onorificenza militare dell’Impero Britannico.
Sul Sari Bair le forze britanniche anno attaccato con ostinazione ma anche qui gli attacchi sono stati puntualmente respinti e i risultati sono stati deludenti. A causa della scarsa coordinazione fra i vari settori dell’attacco e delle condizioni climatiche particolarmente dure (in questa stagione il caldo in quell’area è soffocante), anche in questa occasione è sfumata per l’Intesa la possibilità di prendere la penisola di Gallipoli e di acquisire così il controllo strategico dello stretto dei Dardanelli.

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