Anversa è caduta

Le ultime ore della città – La ritirata delle truppe dell’Intesa – La ritirata delle truppe del Belgio – Enorme bottino – Euforia a Berlino – Formazioni di fanteria in marcia a nord di Arras – Ennesimo tentativo di aggiramento?

 

Dopo un lungo assedio, la città di Anversa ha dovuto capitolare. Con la caduta della cinta interna dei forti a difesa della metropoli, la piazzaforte è divenuta indifendibile e le massicce formazioni di fanteria tedesche si sono incuneate profondamente nei sobborghi della città costringendo i difensori ad arretrare e infine a cedere il possesso della città nel tentativo disperato di non cadere nella trappola e finire prigionieri del nemico. La ritirata, iniziata da tempo ma portata avanti a ritmi sostenutissimi solo negli ultimi due giorni, è stata un parziale successo. Secondo il comando dell’Intesa, le divisioni di fucileria sbarcate a supporto dei difensori di Anversa sono riuscite a ripiegare subendo solo leggere perdite verificatesi nei combattimenti di retrovia. Anche i 33.000 difensori in buona parte sono riusciti ad evacuare, in parte imbarcati su una flotta improvvisata di battelli e in parte via terra. Un terzo delle truppe belga di difesa – insieme al Luogotenente Generale Victor Deguise – ha dovuto varcare il confine con l’Olanda e consegnarsi alla gendarmeria olandese. Con ogni probabilita’ passerà il resto del conflitto nei campi di prigionia dello stato neutrale.

Il bottino tedesco è enorme. Nelle mani delle truppe del Kaiser sono caduti non meno di 30.000 soldati e miliziani del belgio e una quantità enorme di munizioni ed esplosivi. A Berlino si dichiara, senza mezzi termini, che la battaglia di Anversa è stata un successo che, costato meno di 6.000 uomini, ha lasciato nelle mani tedesche non meno di 2.500 cannoni abbandonati intatti dai difensori. A Parigi e Londra si sminuisce il successo tedesco sottolineando che 80.000 soldati del Belgio sono riusciti a scappare alla morsa tedesca marciando verso ovest dove potrenno continuare i combattimenti minacciando il fianco settentrionale tedesco impegnato proprio in questi giorni a vaste manovre a nord di Arras.

Secondo molti osservatori – e indiscrezioni provenienti da entrambi i fronti – un nuovo scontro tra il fianco destro tedesco e quello sinistro francese è ormai imminente da qualche parte a nord di Arras. Il BEF, rimasto a lungo statico sulla posizione dell’Aisne dopo la pesante sconfitta nella battaglia della seconda metà di settembre, è stato posto in marcia e si sta spostando sul fronte settentrionale francese per avanzare verso il territorio belga e tenere aperto un cordone per l’evacuazione dei difensori di Anversa e di quel che resta dell’esercito belga.

Il campo di battaglia si fa di giorno in giorno più stretto e lo spazio per le manovre aggiranti è ormai ridotto ad una striscia di meno di 100 km nella quale le truppe dell’intesa e del belgio in ritirata rischiano di rimanere insaccate oppure di incunearsi tra il fianco settentrionale tedesco e le divisioni lasciate ad attaccare il nord del belgio. La situazione è fluida e quanto mai incerta.

FacebooktwitterredditpinterestlinkedinmailFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

'Anversa è caduta' has no comments

Be the first to comment this post!

Would you like to share your thoughts?

www.notiziedalfornte.it: La prima guerra mandiale dopo 100 anni powered by P2Easy.com