E’ terminato oggi, dopo 2 giorni di dibattimento, il processo contro Mata Hari. Presidente della Corte composta da giudici militari è stato il tenente colonnello Albert E. Somprou. L’accusa è stata tenuta dal tenente Mornet. La difesa dell’accusata è stata affidata all’avvocato Clunet, ex militare decorato durante la guerra franco-prussiana.
Al termine del dibattimento non emerse null’altro di nuovo. I giudici si ritirarono per deliberare in base a 8 punti chiave:
- se nel dicembre 1915 Margaretha Zelle avesse cercato di ottenere informazioni riservate nella zona militare di Parigi a favore di una potenza nemica;
- se si fosse procurata informazioni riservate al console tedesco in Olanda von Kramer;
- se nel maggio 1916 avesse avuto rapporti in Olanda con il console von Kramer;
- se nel giugno 1916 avesse cercato di ottenere informazioni nella zona militare di Parigi;
- se avesse cercato di favorire le operazioni militari della Germania;
- se nel dicembre 1916 avesse avuto contatti a Madrid con l’addetto militare tedesco von Kalle allo scopo di fornirgli informazioni riservate;
- se avesse rivelato al von Kalle il nome di un agente segreto inglese e la scoperta, da parte francese, di un tipo di inchiostro simpatico tedesco;
- se nel gennaio 1917 avesse avuto rapporti con il nemico nella zona militare di Parigi.
In meno di un’ora, i giudici all’unanimità emisero la sentenza: fu ritenuta colpevole di tutte le 8 accuse mossele contro.
«In nome del popolo francese, il Consiglio condanna all’unanimità la suddetta Zelle Marguerite Gertrude alla pena di morte […] e la condanna inoltre al pagamento delle spese processuali»