Idrovolante affonda nave turca nei Dardanelli

Dall’inizio del conflitto abbiamo assistito quotidianamente all’entrata in servizio di armi sempre più tecnologiche e sbalorditive. Sopratutto nel campo dell’aviazione il progresso ha raggiunto velocemente dei traguardi che ai più sembravano irragiungibili. Dopo i deflettori sulle pale sperimentate da Roland Garros e le mitragliatrici sincronizzate dei Fokker Eindecker tedeschi, questa volta tocca ai britannici lustrarsi di aver introdotto un nuovo terribile ordigno: l’aereo-silurante.

HMS Ben-my-Chree, nave d’appoggio britannica.

Oggi una squadriglia di due idrovolanti britannici ha preso il volo dalla nave d’appoggio HMS Ben-my-Chree nella zona dei Dardanelli per attaccare una nave turca scoperta in una missione di ricognizione svolta ieri. L’apparecchio polotato dal Flight Commander Charles Edmonds era però stato modificato per poter portare un siluro molto simile a quello imbarcato sui sommergibili. Privo di osservatore e caricato con il carburante strettamente necessario per il volo, l’idrovolante ( uno Short Type 184 ) ha sganciato il rivoluzionario ordigno a poco più di 700 metri dalla nave nemica, da circa 5 metri di altezza.

Il siluro ha proseguito la propria traiettoria fino a impattare sulla nave turca, causando una terribile deflagrazione che l’ha distrutta completamente.

Da indagini successive è risultato che la nave turca si era spiaggiata, e pertanto era immobile, per evitare l’affondamento poichè già seriamente danneggiata dall’attacco portato dal sommergibile britannico E-14 che l’aveva colpita con un siluro poche ore prima. Nondimeno la prodezza del comandante Edmonds ha dimostrato che un piccolo aeroplano può rappresentare un pericolo anche per una nave.

Siamo certi che la tecnologia in futuro renderà sempre più precisi e letali gli aerei e modificherà le strategia di guerra sul mare.