Bollettino del 16 giugno 1917

Ad oriente del massiccio dell’Adamello (Trentino occidentale) riparti del battaglione alpino Val Baltea e di skiatori, superando grandi difficoltà di terreno ed accanita resistenza avversaria, attaccarono la forte posizione di Corno Cavento (3400 metri). La posizione venne espugnata. Caddero in nostra mano i resti del presidio nemico, due cannoni da 75, una bombarda, 4 mitragliatrici e grossi depositi di viveri e munizioni. Su tutela fronte dell’Altipiano di Asiago il nemico mantenne assai vivo il tiro della propria artiglieria. Tentativi di pattuglie verso le nostre posizioni del Zebio furono respinti. Sull’Ortigara le nostre posizioni di Quota 210, vennero all’alba di ieri nuovamente attaccate con estrema violenza. Dalle 2,30 in poi, il nemico impegnando nella lotta sempre nuovi reparti, moltiplicò i suoi sforzi. S’infransero tutti contro l’incrollabile resistenza dei nostri, che inflissero all’avversario gravissime perdite e lo ributtarono completamente, catturandogli 52 prigionieri di cui  ufficiali. In Valle di San Pellegrino un nuovo tentativo nemico contro le nostre posizioni avanzate sul massiccio di Costabella venne respinto. Sulle pendici meridionali di Monte Rombon occupammo di sorpresa un posto avanzato nemico, mantenendolo poscia, ad onta di violenti concentramenti di fuoco eseguiti dall’avversario.

Lungo la fronte Giulia l’intensità del fuoco d’artiglieria fu specialmente notevole nel settore di Tolmino e sulle linee a nord-est di Gorizia. Colonne di autocarri nemici furono colpite in pieno sulla rotabile di Chiapovano ed ammassamenti di truppe vennero battuti ad oriente di Castagnevizza.

Nostre squadriglie da bombardamento scortate da apparecchi da caccia, lanciarono 800 chilogrammi di proiettili su baraccamenti ed accampamenti nemici nella zona di Santa Lucia di Tolmino e nella Valle del torrente Bazza.

Rientrarono tutti incolumi alle proprie basi.

Firmato: CADORNA

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