Reparti della 44a Schützen hanno raggiunto a sorpresa l’argine destro del Piave, ma la pronta reazione della brigata Catania ha ricacciato il nemico sulle posizioni di partenza; la 28a divisione imperiale ha poi attaccato le Grave di Papadopoli (una piccola isola nell’alveo del Piave) dopo un violento tiro di artiglieria, costringendo i reparti italiani a riparare sulla destra del fiume dopo aver distrutto il ponte. La 10a divisione austro-ungarica ha poi tentato di attraversare il fiume presso San Donà, ma è stata prontamente respinta dal 139° fanteria (brigata Bari), con la cattura di 110 austriaci e 2 mitragliatrici.
Intanto il nemico ha preso ad investire il massiccio del Grappa, incontrando però una tenace resistenza da parte dei nostri reparti. Il 3° Schützen ha assalito M. Roncone, ma è stato respinto dal battaglione V. Tagliamento, mentre su M. Tomatico il battaglione V. Cismon ha ricacciato con un furioso assalto alla baionetta gli austriaci che avevano inizialmente conquistato la vetta.