Cengio e Forte Corbin

Strafexpedition la battaglia infuria sul Monte Cengio

Dai Colletti di Velo le nostre artiglierie hanno respinto efficacemente i rinforzi austriaci in arrivo nella zona di Arsiero proteggendo così le nostre postazioni difensive su Monte Giove. Altri intensi scontri si ebbero intorno al Monte Cengio dove già a partire dalla notte scorsa si ebbero alcuni nostri tentativi di contrattacco sfortunatamente senza esito. Diversa sorte l’attacco sferrato dalla 67° Brigata imperiale che nel pomeriggio riuscì a conquistare il Monte Barco.I seguenti tentativi di conquistare anche le vette del Panocio e del Belmonte sono fortunatamente stati respinti dalle nostre difese. Sul Belmonte e in Val Canaglia alcune unità della Brigata Catanzaro sono fortunatamente giunte a rinforzare le fila dei difensori prima che la pressione nemica potesse avere la meglio tuttavia, verso sera, alcuni reparti emici riuscirono lo stesso ad infiltrarsi in Val Canaglia costringendo la Brigata Catanzaro e la Brigata Novara ad inviare ulteriori rinforzi sul Cengio. La presenza di truppe nemiche ha causato il blocco dei rifornimenti ai difensori in vetta che hanno potuto solo ricevere pochi viveri e materiali attraverso un ripido sentiero durante la serata. La sorte del presidio italiano sembra comunque ormai segnata, la vetta è circondata da unità nemiche. Sull’Altopiano di Asiago, un tentativo di sortita verso Asiago da parte di alcuni reparti della Brigata Lombardia è stato vanificato dal pronto intervento delle artiglierie austriache, stessa sorte per un tentativo portato dalla Brigata Etna a Casara Meletta.

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