Strafexpedition il mal tempo frena le operazioni

Le operazioni della giornata di oggi sono state in buona parte rallentate dal maltempo. Violenti fortunali hanno imperversato sui monti costringendo i comandi austriaci a cambiare i loro piano. Le operazioni sul Colle Xomo sono state sospese mentre la 3° Divisione del 20° Corpo d’Armata è stata dirottata ad occupare le posizioni a fondo valle nella Val d’Astico. Il nemico ha occupato il forte di Casa Ratti catturando il manipolo di nostri zappatori che non hanno fatto in tempo a farlo saltare. Bottino di questa operazione anche 3 obici di grosso calibro e 2 cannoni leggeri. Tra Battaglioni della Guardia di Finanza che presidiavano l’area del forte e dell’abitato di Barcarola sono stati costretti a retrocedere.

Monte Caviojo, presidiato da ormai pochi Alpini è caduto in mano nemica costringendo la 9° Divisione a riassestarsi sulla linea Monte Aralta, Velo d’Astico, Schiri e le pendici del Cengio. Questo riposizionamente ha scoperto il fianco sinistro della 30° Divisione constringendola a retrocedere a sua volta.

Il Comando della 1° Armata italiana sta prendendo provvedimentiper rimediare alla situazione drammatica in cui si trova il fronte degli altopiani. Nella conca di Asiago rinforzi sono giunti per consolidare la linea difensiva da Monte Sisemol al Kaberlaba. La Brigata Etna ed il 5° Reggimento Bersaglieri hanno ricevuto il rinforzo di alcuni reparti di territoriali.

La Brigata Lombardia, ora attestata su Monte Zoviello, ricevette l’ordine di portare nuovamente l’assalto a Monte Cucco e Cima dell’Arsenale insieme ad alcuni reparti di Bersaglieri. L’assoluta mancanza di supporto dell’artiglieria ha reso vano anche il tentativo odierno di riprendere le posizioni perdute giorni addietro.

Un reparto del 141° Reggimento della Brigata Catanzaro, a causa di un presunto caso di sbandamento avvenuto in serata sul Monte Mosciagh, è stato sottoposto senza alcun processo a decimazione per fucilazione. Questo fatto accaduto sul monte Sprunch non ha precedenti sino ad oggi. Il colonnello Attilio Thermes è il comandante del plotone d’esecuzione che ha eseguito la sentenza sommaria.

La giornata si è conclusa con i nostri in ritirata. La notte è costellata dalle luci degli incendi che i nostri fanti in ritirata hanno appiccato alle fortificazioni. I nostri genieri hanno fatto anche saltare in aria alcuni ponti (Lastebasse e Posta) in modo da rallentare l’avanzata nemica.

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