Comunicato dell’Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Marina italiana del 20 maggio:
nostri idrovolanti in esplorazione nell’Alto Adriatico sostennero uno strenuo combattimento con numerosi velivoli nemici a circa 15 miglia a ponente di Pola. Un apparecchio nemico venne abbattuto ed un nostro fu costretto a scendere in mare perché colpito. Per evitare la cattura fu distrutto dallo stesso pilota, il quale venne recuperato da un altro nostro aereo.
Il giorno 20 nell’Adriatico meridionale i nostri idrovolanti bombardarono contemporaneamente le opere militari di Durazzo e quelle di Lagosta (Isola Curzola), con risultati visibilmente efficaci e malgrado l’intenso tiro antiaereo rientrarono tutti incolumi alle basi.
