Sarrail a capo dell’Armata dell’Oriente – E’ scontro con Joffre

Mentre lo sbarco prosegue indisturbato, le truppe francesi sono state accolte calorosamente dalla popolazione greca che le ha salutate con l’entusiasmo e il rispetto che si deve alle forze armate di nazioni alleate.
Il contingente francese inviato in Macedonia conta due divisioni ( la 156esima e la 57esima divisione di fanteria prelevat dal fronte dei Dardanelli ) per un totale di 28.000 soldati. Al momento sarebbero sbarcate solo alcune migliaia di essi, l’avanguardia dell’intero corpo di spedizione che è stato posto sotto il comando del Generale Sarrail, già veterano della difesa di Verdun durante la Battaglia sulla Marna e della difesa sulle Argonne a giugno di quest’anno.
Fu proprio durante questo episodio bellico che si consumò l’ultimo atto del burrascoso rapporto tra Sarrail e il Comandande in Capo Joseph Joffre. Quest’ultimo mal giudicò la condotta di Sarrail in occasione dell’offensiva tedesca, accusandolo di aver lasciato l’iniziativa al nemico e di aver ceduto troppo terreno.
Lo scontro tra i due generali si era risolto con la rimozione di Sarrail dal comando della Terza Armata – che venne accolto con grande fastidio da parte delle forze socialiste francesi che arrivarono a minacciare di rompere l’Unità Nazionale – e la sostituzione con il Generale Humbert.
Secondo indiscrezioni il Primo Ministro Viviani avrebbe scelto Sarrail come comandante del corpo di spedizione ellenico proprio per rinsaldare il rapporto con l’ala socialista mentre il Generale Joffre avrebbe preferito che al comando venisse posto il Generale Louis Franchet d’Espèrey, già sostituto del Generale Lanrezac ( deposto da Joffre alla vigilia della Battaglia sulla Marna e inviato a servizi d’ufficio ) al comando della Quinta Armata.
L’intera operazione, osteggiata dal Comandante in Capo francese, sarebbe logisticamente irrealizzabile per via delle grandi difficoltà insite nel rifornire un’armata sul fronte Macedone. Joffre avrebbe a lungo insistito nel cercare di ostacolare l’invio di truppe, distolte da altri fronti per lui più importanti, sottolineando il rischio di accerchiamento e distruzione nel caso di un’entrata in guerra della Bulgaria e della capitolazione della Serbia in seguito ad un’offensiva congiunta su tre fronti. A preoccupare il Generalissimo concorre anche la grande presenza di sottomarini nelle acque dell mediterraneo e del mar Egeo e quindi la difficoltà di spostare truppe tenerle rifornite via mare.
Nell’opporsi ai progetti del Governo francese, Joffre si sarebbe spinto persino a chiedere appoggio agli alti ufficiali britannici che, sconsolati dai cattivi risultati della campagna di Gallipoli, sarebbero molto pessimisti sulla possibilità di un’impresa simile in Macedonia. In più, tra le condizioni poste da Sarrail all’indomani della chiamata da parte di Viviani al comando del corpo di spedizioni, ci sarebbe la richiesta di non avere generali britannici nella catena di comando.
Su richiesta del Generale Sarrail, il corpo di spedizione è stato nominato l'”Armata dell’Oriente”, un nome dal sapore napoleonico e dovrebbe.

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