Nave passeggeri Ancona affondata a tradimento da u-boat tedesco

Partito ieri da Napoli con destinazione New York, il transatlantico italiano Ancona è stato attaccato oggi verso l’ora di pranzo da un sommergibile tedesco, l’SM U-38.

Le circostanze dell’attacco e l’alto numero di vittime ( più di duecento passeggeri, di cui una decina statunitensi, mancano all’appello e sono probabilmente affondati insieme alla nave ) hanno creato grave sgomento e indignazione anche oltre oceano e l’eco di questa tragedia è desinato a creare una nuova grave crisi diplomatica tra la Germania e gli Stati Uniti, dove la nave era diretta.

Secondo numerosi superstiti, tra cui la dottoressa Cecile L. Greil, cittadina statunitense imbarcata nella prima classe dell’Ancona, il sottomarino tedesco avrebbe battuto bandiera austriaca mentre attaccava senza preavviso il transatlantico italiano e metteva a segno alcuni colpi di cannone e almeno un siluro. Le rivelazioni dei numerosi testimoni, sopravvissuti all’affondamento dell’Ancona prima e alla vera e propria caccia fatta dal sottomarino alle scialuppe di salvataggio fatte bersaglio del cannone di bordo dell’u-boat, inchiodano il comandante dell’SM U-38, Capitano Christian August Max Ahlmann Valentiner, davanti a gravissime responsabilità e trascinano nuovamente il Governo tedesco in un feroce scontro diplomatico con Washington. Il sommergibile infatti avrebbe continuato a fare fuoco nonostante l’Ancona si fosse fermato e i suoi ponti fossero gremiti di passeggeri civili in preda al panico.

Berlino al momento tace mentre Vienna, incalzata dal Governo statunitense, ha dichiarato di non avere sottomarini nel Mediterraneo e indirettamente convalida le gravi accuse dei testimoni secondo i quali il sottomarino avrebbe cambiato bandiera poco prima di passare all’attacco per giustificare un’azione di guerra contro una nave italiana condotta da un vascello militare tedesco ed essendo la Germania formalmente non in guerra con l’Italia.

Mentre i sopravvissuti vengono condotti a terra e le agenzie di stampa rimbalzano veloci da una parte all’altra dell’Atlantico, si fa largo la notizia per ora non confermata che l’Ancona stesse trasportando merci di contrabbando per gli Stati Uniti. Se tale informazione non ufficiale dovesse risultare vera, l’attacco del sottomarino potrebbe essere in qualche modo giustificato dalle regole della guerra di corsa. Una polemica simile venne sollevata all’indomani dell’affondamento del Lusitania quando le Autorità tedesche accusarono quelle britanniche di aver imbarcato materiale bellico sul transatlantico mettendo a rischio la vita dei passeggeri e usandoli come scudi per eventuali azioni tedesche.