Lo Pfalz D.III

Ottimo aeroplano, dotato di buona agilità, robusto e con un ottimo campo visuale fu tuttavia sottovalutato dagli alti comandi tedeschi perché “non prussiano”, la Pfalz-Flugzeugwerke GmbH era infatti un’azienda bavarese e per questo risentì degli attriti tra gli alti comandi prussiani e quelli bavaresi.
Fondata nel 1913, poco prima dello scoppio della guerra, la Pfalz produceva su licenza 2 modelli francesi della Morane-Saulnier, i Type L ed H. In seguito allo scoppio dell’attuale conflitto iniziarono a produrre su licenza i caccia tedeschi Roland D.I ed il successivo D.II acquisendo così esperienza in campo militare.
Nel 1916 venne assunto come capo progettista Rudolph Gehringer, ed immediatamente iniziarono la progettazione di un nuovo caccia monoposto. L’esperienza fatta portò alla nascita nell’aprile del 1917 del prototipo del D.III.
Come per i Roland anche il D.III sfruttava la costruzione in monoscocca in compensato della fusoliera che veniva realizzata con una impiallacciatura a spirale di due “strisce” in compensato avvolte su metà struttura. Le due parti così realizzate erano poi incollate tra di loro per essere poi rivestite in tela. si veniva così a realizzare una struttura dotata di maggiore resistenza, leggerezza e malleabilità. Per contro il processo produttivo risultava inevitabilmente più costoso e richiedeva una continua manutenzione: con il passare del tempo, la struttura tendeva a deformarsi a causa dell’utilizzo di legno non perfettamente stagionato o non resistente all’umidità.
I prototipi furono sin dai primi voli giudicati molto promettenti, tanto che la Pfalz interruppe la produzione del Roland D.III per passare a quella del suo Pfalz D.III, producendo 70 mezzi, Gli stessi assi tedeschi, Von Richtofen, Rudolph Berthold e Franz Freidrichs ad esempio ne erano degli estimatori, preferirendolo ai concorrenti di Albatros e Fokker.
Le prime consegne del velivolo iniziarono nell’agosto del 1917 ed andarono ad equipaggiare gli Basta 10 e 4. Considerato eccessivamente pesante e poco veloce rispetto agli Albatros era comunque estremamente robusto cosa che gli permetteva di compiere attacchi in picchiata da altezze notevoli, ideale per abbattere i palloni d’osservazione che sono pesantemente difesi da postazioni antiaeree.
Un difetto derivato dai Roland riguardava l’armamento: completamente rinchiuso nella fusoliera non si potevano sbloccare le armi in caso di inceppamento. La Pfalz produsse allora una nuova versione, la D.IIIa, che montava le armi spostate sul ponte superiore e montava un motore Mercedes più potente.

Pfalz D.III
Costruttore:
Pfalz Flugzeug-Werke GmbH
Tipo: Caccia
In ruolo dal: 1917
Motore:
Mercedes D III 6-cyl.  160 hp
Apertura alare: 9.4 m
Lunghezza: 6.95 m
Altezza: 2.67 m
Peso a vuoto:     kg
Peso al decollo: 933 kg
Velocità massima: 165 km/h
Ceiling: 5180 m
Autonomia: 2 ½ h
Equipaggio: 1
Armamento: 2 Spandau

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