Le prime nevi mettono in difficoltà i nostri soldati

La stagione invernale sta per entrare nel suo vivo. Mentre in pianura, un debole vento di scirocco alimenta una costante pioggerella da alcuni giorni, ben diversa è la situazione in altura. Nelle valli montane infatti questa pioggia si tramuta in nevischio, mentre sull’altipiano di Asiago è iniziata a scendere una fitta nevicata.
Molto probabilmente il periodo in cui le grosse operazioni militari si concludono è alle porte, anche se all’avversario resteranno comunque in mano, e attività, importanti arterie di comunicazione quali la strada e la ferrovia della Valle Brenta.
Tutte le altre vie di comunicazione dell’altipiano resteranno sepolte progressivamente sotto un pesante strato di neve, rendendo necessario un continuo lavoro di sgombero per mantenerle attive. Il fronte montano non sarà comunque di certo un fronte “morto”, limitate azioni saranno comunque tentate, anche in virtù del fatto che l’assalto nemico, in zona Monte Grappa ed Asiago, nonostante i suoi sacrifici, non ha portato ai risultati che essi si attendevano.
Fervono ancora da pare avversaria, in zona Monte Asolone, le attività di consolidamento delle posizioni raggiunte.

Le condizioni di vita delle truppe si fanno sempre più dure e precarie, il principale nemico ora diventa il freddo, ben più che i fucili ed i cannoni nemici.

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