La situazione in Russia

In varie località della regione della Finlandia si stanno verificando numrosi disordini di piazza. La popolazione ha destituito i funzionari nominati dal vecchio regime. Il Senato finlandese ha emanato un proclama in cui esorta la popolazione a porre fine ad ogni atto violento, si teme infatti che questi gesti potrebbero mettere a rischio la libertà appena ritrovata.

Intanto a Pietrogrado il Consiglio generale degli operai e dei soldati ha ripreso le attività. Dopo una serie di emendamenti la mozione Tzerclclli è passata con 325 voti contro 55, con un emendamento del delegato militare Roitil. L’emendamento dice:

«Il popolo rivoluzionario di Russia continuerà i suoi sforzi per condurre ad una pace sulla base della fratellanza e dell’eguaglianza delle nazioni libere; la rinuncia ufficiale di tutti i Governi ai programmi di espansione territoriale è uno dei potenti mezzi per far cessare la guerra; ma fintantoché queste condizioni non siano realizzate, fintanto che la guerra continua, la democrazia russa riconosce che la disorganizzazione dell’esercito e l’indebolimento della sua combattività sarebbero un colpo mortale alla causa della libertà e agli interessi vitali del paese».

Il Congresso esaminò la questione dell’attitudine da tenere verso il Governo Provvisorio, finche quest’ultimo, d’accordo col Consiglio, seguirà una strada che conduca verso il consolidamento delle conquiste realizzate dalla rivoluzione, verso lo sviluppo delle conquiste stesse. Le discussioni riprenderanno domani.

Un telegramma da Varsavia, via Berlino, riferisce che:

Il Consiglio provvisorio del nuovo Stato polacco costituito coi territori occupati dagli Imperi Centrali, ha esaminato il Proclama del Governo provvisorio russo ed ha emanato una dichiarazione di evidente Ispirazione dei Governi austriaco e tedesco, la quale dice: L’atto del 5 novembre creò uno Stato polacco indipendente; ora lo riconosce anche il Governo provvisorio russo, ma esso rimette alla Costituente russa il compito di stabilire i confini della Polonia e prevede un’unione militare tra le due Potenze. Però, aggiunge la dichiarazione, ogni unione imposta limita l’indipendenza e contrasta con l’onore di una Nazione libera. Il Consiglio insinua poi, dimostrando così sempre meglio che si tratta di una delle tante manovre austro-tedesche, che il proclama russo non risolve il secolare conflitto russo-polacco, riguardo agli ampi territori giacenti fra la Russia e la Polonia, che stanno in antiche relazioni di destino con la Polonia e la cui sorte deve essere decisa secondo l’interesse della Polonia tenendo conto della volontà dei loro abitanti.

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