La seconda armata in sfacelo: Cadorna considera di arretrare sul Tagliamento

Gli austro tedeschi continuano ad avanzare nel settore dell’attacco, dove la divisione Edelweiss ha occupato M. Guarda. Intanto la 22a Schutzen è entrata nell’abitato di Breginj, mentre i Kaiserjäger hanno occupato il crinale di M. Stol; la 50a divisione austro-ungarica ha poi preso la cima di monte Jonaz. In tal modo il sistema difensivo italiano tra il Natisone ed il Torre è definitivamente caduto. In quello stesso settore nella giornata di ieri è stato gravemente ferito a causa dello scoppio di una granata il generale Maurizio Ferrante Gonzaga, al quale sono state amputate tre dita; l’esponente dell’illustre casato vanta una Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa da Sua Maestà re Vittorio Emanuele III per l’eroico comportamento nei combattimenti svoltisi sul Vodice lo scorso giugno.

L’occupazione dell’abitato di Montemaggiore da parte del nemico, con la conseguente minaccia di aggiramento dell’omonima Punta, ha determinato l’arretramento della linea di resistenza italiana, che ha comportato l’occupazione della posizione da parte dei Kaiserjäger. Intanto i reparti comandati dal ten. Rommel hanno assalito il Matajur riuscendo a prevalere sull’accanita resistenza dei fanti della brigata Salerno e di alcune aliquote di bersaglieri.

Stante il continuo ripiegamento della 2a Armata, anche la 3a ha dovuto dare inizio ad una manovra di arretramento dei reparti e delle artiglierie fino alla linea del Vallone e della piazzaforte di Gorizia. Cadorna ha poi impartito le disposizioni per l’eventuale ripiegamento verso il Tagliamento qualora la situazione sull’Isonzo dovesse deteriorarsi ulteriormente ed irreparabilmente; parimenti, anche il gen. di Robilant, comandante della 4a Armata (Cadore-fronte dolomitico), ha ricevuto le disposizioni per lo sgombero dei reparti e delle artiglierie sulla linea di difesa ad oltranza, e così pure per i reparti della Zona Carnia comandati dal gen. Tassoni. Intanto i profughi delle divisioni investite dall’attacco nemico sull’Isonzo stanno affollando le strade di Cividale.

Va poi segnalato che il generale Giovanni Villani, comandante della 19a divisione, si è suicidato con un colpo di rivoltella in località San Lorenzo per non cadere nelle mani del nemico. Nei giorni scorsi il valoroso generale si era prodigato nel fare la spola tra i reparti come un ufficiale di grado inferiore, spronando i suoi soldati a resistere fino a quando vi fu la completa distruzione dell’intera divisione sopraffatta dal nemico.

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