Infuria la lotta sull’Isonzo: iniziato l’assalto al Vodice

Il generale Capello ha ordinato l’inizio dell’assalto al Vodice per la conquista della sommità del monte: le brigate Teramo ed Avellino, con il 6° gruppo alpini, hanno dato inizio all’attacco infiltrandosi tra i varchi aperti nei reticolati nemici. Divisi su tre colonne, gli attaccanti hanno assaltato le trincee nemiche e i battaglioni alpini Aosta e M. Levanna hanno infranto la tenace resistenza avversaria; i nostri soldati hanno poi respinto ben sette contrattacchi nemici. Anche nella sella tra Kuk e Vodice gli assalti nemici sono stati prontamente respinti. Gli attacchi finalizzati alla riconquista del M. Santo non sono stati coronati da successo, mentre la testa di ponte creata tra Loga e Borodez è stata evacuata data l’impossibilità di allargarla. Agli scontri delle ultime ore ha assistito l’imperatore d’Austria Carlo, il quale ha espresso parole di elogio per i suoi soldati e di ammirazione per gli italiani; inoltre il sovrano ha conferito alla 5a armata austro-ungarica la denominazione di “Armata dell’Isonzo”.

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