Il terremoto nelle alte sfere austo-ungariche

Abbiamo dato ieri la notizia della destituzione degli alti comandi nemici, von Arz, Conrad e Waldstaetten, sui quali vengono giustamente fatte ricadere le colpe per la fallita offensiva di giugno, responsabilità così gravi da dover prendere una drastica decisione.
La situazione politica nell’Impero non è delle più semplici, la popolazione stremata dalla penuria di cibo sperava di vedere una trionfale marcia su Venezia che potesse poi portare alla fine del conflitto ma non fu così.
Risulta per ora “salvo” da queste operazioni il generale Boroevic, non sappiamo se per mere considerazioni politiche (è nato a Umetic in Croazia) o per riconoscimento alla sua abile difesa del settore Carsico.
L’attenzione deve però andare anche su chi prende il posto dei generali uscenti: un generale tedesco, Otto von Below, colui che con 12 divisioni guidò l’offensiva dell’ottobre scorso da Tolmino.
Ora assistiamo ad una novità sul nostro fronte: von Below comanda sull’intero scacchiere quando in precedenza i comandanti erano autonomi, Conrad era responsabile del suo saliente e Boroevic del settore carsico.
Le conseguenze sono anche di tipo politico, ora le decisioni dello Stato Maggiore austriaco dipenderanno da quello tedesco, relegando ad un ruolo ancor più di subordinazione della doppia monarchia rispetto all’alleato germanico.

 

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