Il generale Emo Capodilista

Giorgio Emo Capodilista è nato a Padova l’8 giugno del 1864 da famiglia patrizia veneta, primogenito di cinque figli; nel 1882 è entrato alla Regia Scuola Militare di Modena venendo successivamente assegnato al 13° Cavalleria Monferrato col grado di sottotenente. Nel 1898 è stato promosso capitano passando in forza al 70° Lancieri di Milano, partecipando alla repressione dei moti di Milano, esprimendo contrarietà ai metodi utilizzati dal generale Bava Beccaris contro la folla. Nel 1906 è poi passato alla Scuola di Cavalleria di Pinerolo venendo promosso maggiore nel 1909 prestando servizio presso il 9° Lancieri di Firenze, 26° Lancieri di Vercelli e 7° Lancieri di Milano, dove nel 1913 è stato promosso tenente colonnello; divenuto colonnello, nell’aprile del 1915 ha assunto il comando del 4° Genova Cavalleria, in una situazione tattica che privava l’arma di cavalleria del suo impiego tattico usuale per passare ad azioni appiedate congiuntamente con la fanteria nella guerra di trincea. Nel settembre del 1915 il colonnello Emo Capodilista fu insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare per il vittorioso attacco condotto dal suo reggimento presso quota 144 del Carso, venendo promosso generale per merito; con tale grado assunse il comando della 2a Brigata di cavalleria costituita dai dragoni del Genova Cavalleria ed i Lancieri di Novara. Nei giorni successivi allo sfondamento del fronte italiano a Caporetto, la cavalleria è tornata ad avere il suo impiego tattico usuale rimontando a cavallo e venendo impiegata in cariche frontali per arginare l’avanzata nemica; in questo ambito si è svolto il glorioso combattimento di Pozzuolo del Friuli che ha visto la brigata comandata dal generale Emo Capodilista sacrificarsi eroicamente per arginare l’avanzata di preponderanti forze nemiche al fine di proteggere l’ala destra della 2a Armata in ritirata dall’Isonzo.

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