Gianantonio Cassola, quindici anni compiuti a giugno, è stato ferito da una pallottola austro-ungarica che ha perforato il collo e un polmone. In gravi condizioni, è ora ricoverato all’ospedale di Milano seguito dalle attente cure dei medici e già ha espresso il desiderio di tornare a combattere appena sarà guarito.
Nato a Milano il 13 giugno 1900, il Cassola non ha l’età per militare nell’esercito. Allo scoppio del conflitto europeo, si arruolò nel corpo dei volontari delle giubbe rosse e andò in francia a combattere con la Legione Garibaldina di Peppino Garibaldi. All’entrata dell’Italian nel conflitto, chiese ed ottenne di essere licenziato dalla Legione e tornò in Patria per arruolarsi nell’Esercito Regio.
L’impresa fu tutt’altro che facile, essendo il Cassola ancora quattordicenne e quindi non arruolabile. Rimandato a casa per questo motivo, il Cassola non demordette e, con la falsa generalità di Giuseppe Fonda, si ripresentò per l’arruolamento e venne inquadrato nel 54° reggimento di fanteria di Ivrea. Il Cassola però voleva combattere e quindi chiese, assecondato e aiutato dai genitori, ed ottenne di essere inviato al fronte.
Sempre ardimentoso e primo in ogni incarico rischioso, il 7 settembre partì volontario per una missione di ricognizione nel settore di Monte Piana, durante la quale venne ferito gravemente. Riportato nelle retrovie dai suoi commilitori, il Cassola chiese immediatamente di essere medicato frettolosamente in modo da poter tornare a combattere. La gravità delle ferite costrinse perà i medici di inviarlo in un centro lontano dal fronte.
'Ferito gravemente eroico quindicenne' has 1 comment
28 Aprile 2016 @ 1:18 Leonardo Giorgi
Molta retorica nel comunicato ufficiale, però è altrettanto vero che molti minorenni si offrirono volontari