Cosa accade in Russia

Continuano l’avanzata verso Pietrogrado delle truppe di Korniloff. Ora la minaccia è a soli 30 km dalla città e si teme possano venire interrotte le comunicazioni tra la capitale e Mosca.
L’ex comandante del fronte settentrionale, Klembowsky, da poco nominato proprio per sostituire Korniloff, è stato a sua volta sostituito dal generale Poutyevich, ex capo di stato maggiore del generale Russky.
I comandanti di tutti i fronti, ad eccezione di quello del sud-est, hanno ad oggi manifestata la loro fedeltà al governo provvisorio, in pieno accordo con i comitati militari e le altre organizzazioni democratiche delle truppe.
Il comandante del fronte est, il generale Denikin, è stato messo agli arresti insieme al suo Stato Maggiore. Nell’interesse della nazione non è stato però destituito dal comando, continua ad esercitare le sue funzioni sotto stretta sorveglianza di Comitati militari.
Il Governo centrale continua a prendere severe misure per la difesa della capitale contro eventuali attacchi, l’intenzione è quella di evitare disordini ancora peggiori.

Il vice-presidente del consiglio Nekrassoff, ha dichiarato all stampa che la situazione politica è sostanzialmente favorevole al Governo. Nei quartieri operai della capitale si stanno formando distaccamenti di cittadini armati per la difesa contro il tentativo di colpo di stato di Korniloff.
Una delegazione di cosacchi giunta a Pietrogrado ha giurato fedeltà al Governo, una buona parte dei soldati arrivati al seguito di Korniloff sono stati raggirati: credevano di recarsi a Pietrogrado per liberarla dai massimalisti. Una volta appresa la verità hanno abbandonato lo schieramento del generale.

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