Sulla seconda cima del Colbricon (Alpi di Fiemme) distruggemmo con un a mina importanti lavori di rafforzamento e di approccio che l’avversario veniva preparando contro le nostre posizioni. Nel largo imbuto scavato dalla esplosione trovarono la morte una trentina di nemici.
In Valtellina, alla testata del torrente Cedec, In Carnia, nell’Alta Valle del Degano e al Dal Piccolo respingemmo pattuglie che tentavano avvicinarsi alle nostre linee.
Sulla rimanente fronte consueti tiri di disturbo delle artiglierie.
Firmato: CADORNA