Annunciata sosta invernale per le operazioni, l’arciduca Eugenio lascia il comando del Fronte

Da fonti Svizzere sappiamo che il Comando Supremo dell’Esercito austriaco per il fronte italiano non sarà più in mano all’Arciduca Eugenio, il quale sta rientrando a Vienna. Al momento non si hanno ancora nomi dei possibili sostituti.
Si attende anche una pausa nelle operazioni sul nostro fronte, soprattutto nel settore montano, viste le rigide condizioni climatiche. Stando anche al giudizio di critici militari tedeschi e da voci diffuse dalla stampa ungherese, non avendo raggiunto a pieno l’obbiettivo strategico dello sfondamento di Caporetto, lasciando al nostro nemico il solo guadagno territoriale ma non lo sperato aggiramento della VI Armata ne la discesa in pianura dagli altipiani, si presume che all’infuori di attività di artiglierie tra Brenta e Piave non siano previste per i prossimi mesi particolari attività.
Le condizioni meteo rendono al momento impossibili azioni tra il Garda e l’Altipiano di Asiago, tra Brenta e Piave alcune posizioni su Monte Tomba ed altre vette sono state abbandonate dal nemico, come pure lungo l’ansa di Zenson, sul Piave.

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